Così mi ritrovo seduta su un traballante sgabello da bar (sì però qua il bar non c'è) mentre cerco di tenere in equilibrio un tazza di tè bollente e un pasticcino ipercalorico e faccio finta di non vedere tutte quelle paia di occhi che mi fissano in attesa di un racconto coinvolgente ed entusiasmante. (che ovviamente non ho).
"Cosa volete sapere di preciso? Non credo che la mia storia sia poi così diversa dalle vostre. O invece lo è?"
"Bé, dipende." interviene la tuta fucsia.
"Tu come l'hai presa?" insiste.
"Non lo so, bene direi. Sì ecco mi pare di averla presa bene."
Allora succede qualcosa che non mi aspetto e tutte quelle paia di occhi si staccano dalla mia persona e si incrociano oscillando di qua e di là mentre sento dei mugugni salire:
"Povera stella, è ancora all'inizio."
E anche:
"Questa mica l'ha capito..."
E poi:
"E ora chi glielo dice?"
Così mi spavento e poso la tazza di tè prima che mi cada rovinosamente per terra, inghiotto il boccone tutto intero e, mentre penso a cosa dire, una mano calda, morbidosa, con le unghie laccate di rosso fuoco e un po' di zucchero a velo sui polpastrelli, si appoggia sul mio ginocchio a confortarmi.
"Non è niente, davvero. Ci siamo passati tutti, sai? E' la fase della negazione, è obbligatoria in un certo senso, ti aiuta ad arrivare all'accettazione. Non guardarmi così, lo so che ti sembra che vada tutto bene e credo che, in fondo, il problema sia quello. Se dici che va tutto bene è ovvio che non hai messo ben a fuoco cosa ti è successo e, forse, fai ancora finta che non sia accaduto sul serio. Per esempio: ti sei presa un po' di malattia dal lavoro?"
"No! Ma io non ne ho bisogno, me la cavo egregiamente. E' un po' più dura ma posso farcela. E poi davvero non potrei assentarmi, davvero. Se manco un giorno..."
"Crolla il mondo, eh?"
Ironizza una ragazzetta tutta vestita di jeans.
"Lasciala stare: è nuova e spaventata. Lasciala in pace!"
Tiè, messa a posto la ragazzetta.
Mi giro d'istinto verso i capelli a spazzola, quelli che mi hanno accolto e abbracciato, ho bisogno di capire e lei lo sa:
"Sei nella fase della negazione. Poi verrà la rabbia e le altre. Non avere fretta e, soprattutto, non remare contro altrimenti la fatica è doppia."
"Lutto? Remare contro? Io non so di cosa state parlando!"
Sono in piedi adesso e tutti hanno fatto un passo indietro, qualcuno non ha il coraggio di guardarmi in faccia e la ragazzetta in jeans ha un odioso mezzo sorriso in volto.
"Il lutto di aver perso la vita di prima con tutto quello che comporta: cambiamenti, rinunce, aggiustamenti. E poi dover fare tutti quegli esami, le medicine, le visite: non remare contro, non combattere queste cose, falle e basta, poi col tempo capirai. Comunque è già un gran cosa che tu sia venuta fin qua, menomale che l'Autista ti ha convinto a scendere, ci riesce sempre alla fine, anche con i più riluttanti. Allora gente, lasciamola respirare e riprendiamo da dove ci eravamo interrotti e quindi: chi cavolo ha finito tutte le ciambelle stavolta?"
Ora non ho più tutte quelle paia di occhi addosso e posso risedermi sul traballante sgabello a pensare ai lutti e ai remi, alle ciambelle e ai quilt, agli autisti e alle tute fucsia che, sinceramente, dovrebbero essere severamente proibite a chi ha una forte dipendenza da ciambelle.
Etichette: ciambelle
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nua ha detto...
Bisogna anche non remare contro la remata contro, perché pure quella è utile. In un percorso psicologico nei confronti di una malattia o di un evento pesante non si deve buttar via niente. La natura della nostra mente sa che fare il più delle volte e la tua mi sembra "bella tosta".
Invita l'autista con la A maiuscola a farsi una patchworkata con voi.
Un bacione.
19 ottobre, 2009
Anonimo ha detto...
Non mi piace tanto il modo, seppur giustificabile, col quale ti stanno dicendo le cose.
Saranno anche delle veterane rispetto a te, ma non penso abbiano dimenticato come ci si sente all'inizio.
Sarà l'approccio giusto probailmente, vederemo.
Il tutto addolcito da qualche pastarella è di buon auspicio.
Un caldo abbraccio
4P
19 ottobre, 2009
nua ha detto...
Felice fine settimana, un bacione
24 ottobre, 2009
La Zia ha detto...
Non so dire cosa sia bene portare come bagaglio in questo viaggio, non so dire quale consiglio sia meglio seguire ma, nel dubbio, affronto giorno per giorno tutto quello che viene e cerco di farlo sorridendo, senza mai perdere le speranze e senza mai farmi prendere dalla rabbia che, vigliacca, mi sta sempre dietro.
Di certo c'è che le pastarelle aiutano, sempre.
Ho voglia di tornare a casa e sentire cosa ha da dirmi l'Autista.
Ma non oggi perchè faccio fatica anche a star seduta.
E che questo fine settimana sia dolce, tenero e riposante per tutti.
Anche perchè sabato prossimo la Zia o l'Ometto si sposano...sul serio e c'è ancora tanto da fare.
La Zia che è zitella ancora per un po'.
24 ottobre, 2009
Anonimo ha detto...
Forza, affronta giorno per giorno.
Anche quando ti prende quella rabbia vigliacca, seguila, sfogati, impreca è umano e ne hai tutte le ragioni.
Credo, non sia sempre così, anche la rabbia si stanca e in quei momenti "si", fai quello che puoi e che ti piace di più.
Se posso permettermi di consigliarti; parla con l'autista, aiuta gli altri raccontandoti, scrivi e non smettere mai di sperare.
Non parlo di quella speranza superficiale, tanto per dire, ma di quella vera, quella ferma, quella che niente e nessuno può portarti via, quella che nel tuo profondo senti sussurrare, ascoltala e dagli vita.
Guarda che se no, si offende ahahaha!!!!!
Ma davvero ti sposi con l'Ometto??
Ma sei sicura???? Nessun ripensamento???ahahahahahah!Questa settimana è la settimana dei matrimoni dopo lunga convivenza. Si è sposata anche una mia conoscente dopo 20 anni.
Auguri di tutto cuore Zia Zitella ancora per un po'.
Riposati e poi forzaaaaa hai tantissimo da fare.
Un abbraccio
4P
25 ottobre, 2009
nua ha detto...
auguroni e tanta gioia a te quasi ex-zitella :-)
Spero ci racconterai.
Un abbraccio
27 ottobre, 2009
Anonimo ha detto...
Domani è venerdì, e dopodomani...........SABATO, stai tranquilla, rilassati, un abbraccio
4P
29 ottobre, 2009
La Zia ha detto...
La Zia, signorina ancora per poche ore e tanto emozionata, ha postato un intermezzo.
Ci si rivede da sposati...:-)
30 ottobre, 2009