UNDICESIMA PUNTATA

E va bene: sediamoci, parliamone, spiegatemi queste cose che non so ma che voi due avete già così brillantemente compreso.
“Immagino che la sua vita sia abbastanza, come dire, frenetica e impegnativa vero?”
“Vuole dire che mi sono stancata troppo? Allora sì, sicuramente, ha ragione, ma posso rallentare se vuole. E’ che ho tanto da fare, tanti progetti, ho preso degli impegni e vorrei portarli a termine, non dovrò mica cancellare tutto, vero?”
“No, volevo solo che mi confermasse quello che un po’ mi è già stato raccontato mentre era fuori e che ha permesso alla malattia, alla bestia, di attecchire trovando terreno fertile.”
Tradita da un Ometto in jeans e maglietta rossa, ma cosa cacchio gli hai detto?
“Senta, io non so che idea lei si sia fatto di me ma non sono una pazza sconsiderata che si trascura, sono solo una persona che lavora molto e che si sta costruendo un futuro!”
“Non c’è nulla di male in questo, anzi, è importante avere dei progetti e questo se lo deve ricordare sempre perché ci saranno dei giorni in cui non potrà fare molto se non guardare ed aspettare e in quel momento avere dei piani, qualcosa da realizzare, la salverà dalla follia. Glielo assicuro.”
Follia, ha davvero detto follia?
Grazie, caroilmiodottore, ora mi hai ufficialmente fatto paura.

Non mi resta che cercare disperatamente di ricordarmi le parole dell’Anziana Signora :
Non lasciare mai che ti dicano come sarà il tuo domani perché nessuno lo può sapere.
Non lasciare mai che ti dicano come sarà il tuo domani perché nessuno lo può sapere.
Non lasciare mai che ti dicano come sarà il tuo domani perché nessuno lo può sapere.
Ok, ci sono di nuovo.
“Vada avanti, la ascolto.”
“Mi chiedo se lei sia una persona felice perché anche questo è un aspetto importante.”
“Bè, guardi, lo ero di sicuro prima di questa conversazione, senza offesa s’intende.”
“Ci credo, si figuri, nessuno esce di qua contento, questo lo so e non posso farci niente ma mi chiedo se lei, la mattina, si alzi felice. Provi a pensarci.”
“Ma certo, che domande!”
Sciocchino.
“Pensaci bene, ha ragione il Dottore.”
La Maglia Rossa ha parlato e tradito, di nuovo.
“Vediamo se così capite meglio: io sto cercando di costruirmi una vita felice, va bene? Sto lavorando per fare carriera, sto sistemando casa per poterci vivere bene e sto progettando di sposarmi e avere dei figli. Non si può pretendere che io sia serena e rilassata mentre faccio tutto ciò ma ci sto provando, capite? Quando avrò tutte queste cose allora sì che sarà perfetto e potrò sedermi e guardare, osservare e godermi i frutti di tutta questa fatica. Ma ho bisogno di stare bene per farlo, quindi la prego, mi faccia stare bene, non vanifichi tutto il lavoro che ho fatto finora.”
Mi giro verso il Futuro Padre dei miei figli e:
“Tu mi capisci, vero? Tu lo vedi lo sforzo che faccio per conquistare tutto quello che vogliamo per noi, vero? Tu lo sai che un giorno avremo tutto quello che desideriamo e che saremo felici, lo sai vero? Vero?”
Non ho risposta.
Allora penso che non so se c’è qualcuno in questa stanza che capisca cosa voglio dire e, francamente, a questo punto chissenfrega perché credo di aver appena realizzato quanto questi progetti siano solo miei e io non li abbia mai davvero condivisi con nessuno, nemmeno con il Futuro Padre dei miei figli che, purtroppo, in questo momento ha verso di me uno sguardo colmo di inquietudine e pena.
Ho sempre creduto che questa sensazione di aspettativa nei confronti della vita, di ricerca di nuovi obiettivi, sempre più alti, fosse fondamentale per far girare il mio ingranaggio e che mi tenesse in vita e non mi sono fai fermata a pensare che questo viaggio faticoso si potesse fare in due o addirittura, udite udite, si potesse non fare del tutto.
“Ma la casa non è finita e il lavoro non è quello che volevo e il matrimonio non è ancora stato fatto e…”
“E va bene lo stesso, va bene anche così.”
Io non lo so ancora se proprio va bene così ma, comunque sia, il Mio Dottore annuisce sorridendo e c’è un Uomo Bello e Intelligente che mi accarezza la mano.

Facciamo che per ora va bene così.

2 commenti:

Va bene così... solo se per te va davvero bene così... Nessuno possiede la sfera magica... nessuno saprà dirti con certezza quello che ti aspetta... tutto ciò che ti si può dire sono ipotesi... supposizioni... tutte basate su esperienze precedenti e studi sempre in via di approfodimenti, accertamenti...
lucie

03 agosto, 2009  

ecco appunto: ma la Zia è una sola e nessuno può dire che sarà di lei, vero?

La Zia unica e irripetibile.

10 agosto, 2009  

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