Un piccolo movimento

La prima volta che sono entrata nelle stanze del Mago mi ha accolto un ragazzino che avrà avuto sì e no una decina d’anni. Capelli corti, sguardo sveglio e movenze frenetiche. Aveva in mano un rotolo di nastro adesivo, una pistola giocattolo e un tubo di carta:

“Devi aiutarmi a fare il mirino. Devi!”

Non ho saputo controbattere, non ho potuto dire niente tranne che: “Mi servono le forbici.”

Ci abbiamo messo un’oretta circa ma il fucile di precisione è venuto bene, avremmo potuto brevettare il prototipo. Solo alla fine mi sono sentita di aggiungere: “Non dovresti giocare con le armi, sai, non è bello far finta di sparare alle persone.”

Mi ha solo risposto: “La prossima volta mi aiuti a fare anche altro.”

Ed è sparito dietro ad una delle due porte su cui affaccia la sala d’attesa.

Il Mago è sbucato dalla stessa stanza dopo poco e mi ha chiesto di seguirlo.

Non ha detto “ciao”, o “come stai” o almeno “come ti chiami” ma solo: “Qualunque cosa sia quella che ti sta imprigionando, è ora di lasciarla andare.”

Ho raddrizzato le spalle, ho respirato profondamente e, per la prima volta dopo settimane, ho girato il collo verso sinistra.

Credo proprio che ci tornerò qua, dovessi anche costruire un intero arsenale bellico!

4 commenti:

Bentornataaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!
Mi spiace per le tue influenze, ma quest'anno l'inverno non è stato un gran che clemente.
Vedrai la primavera ti darà una grossa mano.
Bene, la capoccia che gira verso sinistra è già un gran bel passo avanti, dopo settimane il Mago ha fatto un buon lavoro.
Anni fa, mi è capitata la stessa cosa e la spalla per solidarietà ci si era messa pure lei, non alzavo nè abbassavo più il braccio, immobile e il Mio Mago di ormai 90 anni circa, mi ha salvato la vita.

Io sto abbastanza bene, ho avuto il ginocchio sifulo, ma con un cerotto consigliato giorni fa dal mio medico, ho ripreso ad avere la soddisfazione di alzarmi senza smorfie.

Per il resto, l'anima ha risentito di qualche brutta notizia.
L'altro giorno sono andata al fnerale di A. un ragazzo di 38 anni, malato da sei anni di tumore.
Era un nostro conoscente, giovane, simpatico, positivo, allegro, con una tenacia all'ennesima potenza, sempre presente consapevolmente nella lotta di questo cancro, che ha conosciuto poco dopo il suo viaggio di nozze e per sei anni tra alti e bassi non gli ha dato tregua.

La moglie ha recitato una specie di monologo (scritto da lei)sul significato di cosa significhi la parola vita, mi sono commossa, ha toccato l'anima di tutti.

Sai, troppi funerali, tante persone che lottano con questo male conosciute e no, ho messo insieme il tutto e mi sono detta,
non lamentarti più, ma poi ho anche pensato che è normale per tutti avere degli sfoghi, e allora ...........si va avanti come meglio possiamo, ognuno a modo suo con le proprie fragilità.

Ti abbraccio
4 p

08 aprile, 2011  

Ogni tanto vengo a vedere se ci sono tue notizie e, questa volta, eccole qua. Gioisco del tuo giramento di collo e del tuo desiderio di tornare là. La voglia di ritornare da qualche parte è sempre una bella cosa, mette energia.
Ti abbraccio
nua

10 aprile, 2011  

@4P: sì sì sfogati sfogati sfogati! te lo dico perchè so che lo faresti senza lamentarti ma solo con il desiderio di condividere e poi guarire. i dolori dell'anima vanno...parlati...altrimenti ci mangiano il cuore!

@Nua: che bello saperti nei tuoi pensieri, mi dà tanta gioia!

@Le mie amiche e chi altro passi da qua: il Mio Prezioso Ometto ora vive lontano da me perchè ha trovato un buon lavoro via da casa e così, con armi e bagagli, mi sto trasferendo per raggiungerlo. E' solo un cambio geografico ma a me pare una gran rivoluzione. Quindi sono circondata da scatoloni, fogli millebolle e nastro adesivo. Spero di riemergere presto. Se, nel frattempo, avete qualche perla di saggezza per non soccombere sotto il peso di un trasloco...sono tutta orecchi!

Un abbraccio dalla Zia in...movimento!

18 aprile, 2011  

Sai Zia in Movimento la tua risposta al mio commento mi ha fatto pensare a una cosa.
Come può una persona mai conosciuta, mai vista conoscermi così bene??
Risposta tra me e me: sei un piccolo genio di donna.
Buoni preparativi e un saluto all'insostituibile Ometto.
Facci sapere come ti trovi in questo cambio geografico, per le perle si vedrà .......
Un abbraccio a te
4p

20 aprile, 2011  

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