STAI FERMA LI'...

...chè vado a parcheggiare, torno fra cinque minuti, non ti alzare."
"Non sto in piedi e non riesco a muovere la schiena, l'hai notato, sì?"
"Era un modo di dire - fa lui - solo un modo di dire. Torno subito."
Poi magari ci mette una vita, anzi di sicuro ci mette una vita e quando tocca a me e la gente mi guarda ansiosa, mi tocca appoggiare i polsi malandati alla spalliera della sedia che traballa, fare forza sui miei due stupidi e inutili piedi e fare finta di riuscire egregiamente ad alzarmi per entrare. Entrare dal Dottorone, per la precisione.
-Ciaocomestaitivedorigidaoddiostaidinuovomalemacos'haidipreciso-
"Me lo dica lei. Anzi mi dica qualcosa che non so, mi dica qualcosa che voglio sentire, mi dica qualcosa di diverso."
Allora il Dottorone si fa serio, si liscia i baffi e appoggia la schiena alla sedia. Sembra rassegnato, sembra stanco.
"Avresti dovuto saperlo, avremmo dovuto saperlo che prima o poi..."
Io sono una persona fortunata: quando qualcuno sta per dirmi qualcosa che non voglio sentire, io riesco a non sentire. E' un'abilità che ho conquistato nel tempo e ne vado fiera. Non è facile metterla sempre in pratica ma mi riesce spesso. Ascolto ma non sento. Mi dà la possibilità di rimandare il dolore, la delusione, la sofferenza.
Il mio cuore c'è ma la mia mente vaga.
E così scopro che il Dottorone ha ormai i baffi bianchi ai lati mentre al centro sono ancora grigi e gialli di nicotina. Mi chiedo se senta la puzza di fumo costantemente o solo quando muove le labbra verso l'alto. Poi penso che un Dottorone non dovrebbe fumare e invece dovrebbe dare il buon esempio. Chissà se gli viene la tosse, chissà se fuma davanti ai pazienti, chissà se ha mai provato a smettere e magari gli è venuta ancora più tosse quando ha provato a smettere.
Potrebbe tagliarsi un po' i baffi almeno, togliere quella riga di giallo che stona con il camice bianco di chi dovrebbe insegnarti a vivere meglio.
E già che c'è potrebbe anche darsi un'aggiustatina ai peli del naso che spuntano, volgari, dalle narici e danno un senso di trascuratezza e di solitudine. Non ha nessuno, questo Dottorone, che gli vuole così bene da dirgli che i peli del naso sono troppo lunghi e bisognerebbe accorciarli o, sadicamente, strapparli?
No, non ha nessuno il mio Dottorone che indossa una cravatta a righe blu su una camicia gialla, si mangia le unghie delle mani e tiene una giacca verde che pende dal gancio sulla parete.
Ti piacerebbe avere qualcuno, Dottorone?
Una dolce compagnia che ti avverta in caso di funambolici abbinamenti cromatici, che ti sgridi ogni volta che ti sgranocchi le dita e che ti faccia venire voglia di vivere a lungo, sano e felice.
Io sono più fortunata di te: io quella compagnia ce l'ho. Ci mette una vita a parcheggiare qua sotto, ma poi alla fine arriva.
Proprio alla fine, proprio quando stiamo per avere la Grande Rivelazione.
"CI dica cosa possiamo fare."
Incalza l'Ometto caposquadra.
"Portare pazienza."
...
...
...
Ma anche no.
Questa volta, scusate, proprio no.

NON STARE FERMA LI'

"Devi guardare avanti. Guarda avanti, ti dico" incalza l'Ometto.
"Non posso." Chiusa qua, no?
No.
"Non puoi o non vuoi?"
No, ti prego non cominciamo con questa psicoanalisi da quattro, ma nemmeno, da tre soldi che mi viene su il nervoso e poi è peggio.
"Come potrai agevolmente notare anche tu: non posso. Vorrei, ma non posso."
"Lo dico per te, sai - continua impetterrito l'Ometto - guardare avanti è sempre la cura migliore."
Non ho alcun dubbio al riguardo: di sicuro lasciarsi il passato alle spalle, puntare ad un futuro migliore e non farsi spaventare dal presente è un ottimo modo di reagire ma il fatto è uno solo e, temo, non modificabile: non posso guardare avanti.
"In un certo senso sto facendo quello che mi dici." Cerco di rimediare e dargli un contentino.
"Scherzi? Stai guardando il tuo piede sinistro!"
"Bè, caro mio, il mio piede sinistro mi porterà...avanti!"
Zittito l'Ometto.
O quasi.
"Girala come ti pare ma non stare ferma lì e soprattutto: guarda avanti o almeno guarda davanti. Ah, e già che ci sei: vai dal medico perchè non è mica normale avere il torcicollo da tre settimane."
E su questo, non posso replicare.

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