VENTISEIESIMA PUNTATA

Dicevamo:
"Ma il momento clou arriva il venerdì sera quando il Mio Ometto, sguardo languido e ammiccante, si avvicina con passo silenzioso e mi ìntima:
"Abbassati i pantaloni..."
E vi giuro che, se non fosse armato di una siringa riempita di schifido liquido giallo, sarebbe molto sexy..."

Io sono seduta, anzi accucciata, sul coperchio del wc e mi mangiucchio la stoffa dei pantaloni sopra le ginocchia, l'Ometto sta in piedi appoggiato alla parete e in una mano stringe, ostinato, la siringa con liquido giallo.
"Sembra una cosa densa. Farà male?"
(Ho un po' paura, si nota?)
"Non so che dire, mi sa che ti tocca provare."
"Prova tu!"
(Me la faccio sotto, si nota?)
"Prima la fai, prima starai meglio. Prima starai meglio e prima sarai felice. Prima sarai felice e prima..."
"Su, dillo."
"Me ne torno a guardare la tele in santa pace."
L'Ometto Onesto.
"Ah ecco. Senti un po' e invece se ne parliamo di questa cosa, di questa siringa col suo bel liquido giallognolo che mi ricorda tanto...non so...un telefilm...ah sì quello in cui si iniettavano una sostanza, gialla appunto, e poi o morivano o acquistavano dei superpoteri! Te la ricordi?"
"Sì mi ricordo. E tu cosa vorresti?"
"Bè ecco io magari eviterei la parte in cui si muore e mi butterei sul superpotere, si può?"
"Si può, si può e quale ti piacerebbe avere? Ti ricordo che non puoi dire la telecinesi per poter spostare le cose senza muoverti: la tua è pura pigrizia e non vale."
"La fai difficile, eh? Sono pronta, sono pronta, che te credi? (Prendi tempo, Zia, prendi tempo...)
Mi piacerebbe vedere il futuro, per esempio."
Fregato l'Ometto, ora si aprirà un'infinita discussione sull'incapacità di determinare il nostro destino, il libero arbitrio, le stelle, il fato e qualunque altra cosa possa farmi guadagnare minuti preziosi.
"Io vedo già il futuro: ti farò la puntura, mi odierai perchè ti faccio male, poi te ne starai sul divano con il muso per un paio d'ore, giusto il tempo per finire di vedermi il film in santa pace. Sono bravo, eh?"
Sgrunt.
"Ok, ok, allora che ne dici invece se dopo la puntura io potessi volare?"
"E dove vai? Soffri di vertigini solo a salire sulla sedia per cambiare una lampadina!"
Diamine, le sa tutte.
"Potrei dare fuoco alle cose!"
"Ci mancava un'incendiaria in famiglia, grazie."
"Allora potrei gelare le cose!"
"Tipo freezer?"
"O magari potrei bagnarle, ecco. Sarei la Signora delle Acque! Che ne dici, eh? Grandioso, non ti pare?"
"E' per questo allora che abbiamo la cantina allagata e perde un tubo in cucina! Geniale!"
Ho esaurito gli argomenti, lo ammetto e sono anche mogia mogia.
"Quindi non rimane che fare la puntura, vero?"
"Lo penso anch' io, dai alzati e vediamo di cominciare questa terapia. Cosa mai potrà succedere?"

Ore 21.00 EFFETTUATA INIEZIONE INTRAMUSCOLARE (INTRACICCIA, VISTA LA POSIZIONE) SU GLUTEO SINISTRO. MISSIONE COMPIUTA AL TERZO TENTATIVO. LA PAZIENTE IMPRECA E SI LAMENTA.
Ore 21.30 LA BORSA DEL GHIACCIO HA ATTUTITO IL DOLORE, LA PAZIENTE E' VIGILE E LAMENTOSA.
Ore 22.00 IL FILM E' BELLISSIMO E LA PAZIENTE VIENE VOLUTAMENTE IGNORATA NONOSTANTE SIA ANCORA VIGILE E LAMENTOSA.
Ore 22.30 LA PAZIENTE NON E' PIU' VIGILE (PER FORTUNA) E VIENE TRASCINATA A LETTO DOVE CROLLA IN UN SEMI-COMA DA SBRONZA TOSSICA POST-TERAPIA.
Ore 23.00 LA PAZIENTE COMINCIA A SOGNARE DI ESSERE IL CAPITANO ACHAB A BORDO DELLA BALENIERA PEQUOD ALLA RICERCA DI MOBY DICK.
Strano però, non sapevo che anche i marinai soffrissero il mal di mare...
Ore 24.00 LA PAZIENTE E' IN PIEDI SUL LETTO, AGGRAPPATA AD UN INVISIBILE PALO, ONDEGGIA A DESTRA E SINISTRA URLANDO: TERRA A BABORDO, TEMPESTA IN ARRIVO, SI SALVI CHI PUO'!!!

Ma questa è tutta un'altra storia...




VENTICINQUESIMA PUNTATA

Allora, in poche parole, la situazione è questa: ogni giorno mando giù 6 pastiglie che potremmo definire tra loro propedeutiche (insomma se me ne dimentico una poi non posso prendere l'altra. E' come all'università: se non dai analisi 1 il prof non ti scrive sul libretto il voto di analisi 2).
E una volta a settimana c'è l'odiosa e malefica puntura che mi rovina, puntualmente, l'intero fine settimana.
Ma andiamo con ordine.
DRIIIIIIINNNNNN: maledetta sveglia del cacchio che suoni ogni mattina alla stessa ora anche se è festa e che mi ricordi come ogni giorno sia uguale all'altro, almeno fino a dopo colazione.
Pastiglia 1: ok non ricordo bene a cosa serva ma è bianca e insapore e già per questo la odio di meno. Il Dottore, al riguardo, disse un'enigmatica frase di questo tipo: "Se la prendi verso le sei e mezza del mattino è meglio." Ah ah ah, divertente, non so bene cosa intendesse ma l'ho trovato molto divertente, come se davvero io mi svegliassi ogni mattina a quell'ora solo per un'insignificante pallida pillolina. Siamo seri.
Pastiglia 2: In realtà sono due dello stesso tipo, rosse e gommose sembrerebbero abbastanza simpatiche se non fosse che so benissimo a cosa servono e so che dagli ultimi esami risulta che non stiano facendo poi così bene il loro dovere allora non posso mandarle giù e basta, tocca fargli la ramanzina ogni mattina, persuaderle a sprigionare più principio attivo che possono e ve lo assicuro, non è mica è facile trovare argomenti convincenti ogni santo giorno, alcune volte quindi gli propino il mio cattivissimo "sguardo a fessura" che è molto, molto eloquente.
Pastiglia 3: Questa è ENORME, ve lo assicuro è ENORME e se non sto attenta a trangugiarla mentre sono in posizione eretta, mi si conficca nell'esofago e mi rompe l'anima per l'intera giornata e poi ha anche un altro aspetto alquanto fastidioso: devo aspettare mezz'ora prima di poter mangiare.
Eh sì perchè durante questa trafila di cui mi sono bevuta almeno mezzo litro di acqua e non mi sono ancora alzata dal letto, il mio stomaco è vuoto e tutto quel liquido di prima mattina mi sta ribaltando le budella.
Ma devo aspettare, docilmente e diligentemente, di poter mangiare qualcosa.
Pastiglia 4: Deve essere assunta a stomaco pieno, non più tardi delle otto del mattino. (ma è domenica, diamine!!!! Anche di domenica? Sì caramia, anche di domenica!)
E' amara e ha sempre un dosaggio differente a seconda della giornata quindi mi tocca essere bella sveglia per dilettarmi in tagli, ritocchi, limature e sbriciolature che mi permettano di assumere la dose corretta. (Sì sì, avete capito bene: mi "taglio" la dose. Dovrei monetizzare questa mia nuova abilità...)
Comunque sia questa pastiglia è' una fonte inesauribile di effetti collaterali che me la fanno odiare e disprezzare ma è l'unica che mi permette, per esempio, di scrivere la pc senza dover chiedere all'Ometto di farlo al posto mio. (non è ruolo dell'Ometto questo qui!)
Quindi la odio, ma anche la amo.
Provo a farne a meno ma poi ritorno, coda fra le gambe, ad assumerla quotidianamente come una brava bambina.
Recentemente mi è stato detto, dall'Esimio Entomologo:
"E' evidente che lei non ne può fare a meno."
Grazie tante, lo sapevo già e se magari non lo dicevi ad alta voce era più carino, ecco.
Pastiglia 5 (che poi è la 6 visto che la 2 è doppia): arriva dopo cena e tampona un po' degli effetti collaterali della 4. Ha un sapore schifoso perchè sa di banana e io ODIO la banana. Va masticata a lungo e poi mandata giù, una specie di punizione divina per chi, come me, non ama la frutta.

Ma il momento clou arriva il venerdì sera quando il mio Ometto, sguardo languido e ammiccante, si avvicina con passo silenzioso e mi ìntima:
"Abbassati i pantaloni..."
E vi giuro che, se non fosse armato di una siringa riempita di schifido liquido giallo, sarebbe molto sexy...

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