VENTICINQUESIMA PUNTATA

Allora, in poche parole, la situazione è questa: ogni giorno mando giù 6 pastiglie che potremmo definire tra loro propedeutiche (insomma se me ne dimentico una poi non posso prendere l'altra. E' come all'università: se non dai analisi 1 il prof non ti scrive sul libretto il voto di analisi 2).
E una volta a settimana c'è l'odiosa e malefica puntura che mi rovina, puntualmente, l'intero fine settimana.
Ma andiamo con ordine.
DRIIIIIIINNNNNN: maledetta sveglia del cacchio che suoni ogni mattina alla stessa ora anche se è festa e che mi ricordi come ogni giorno sia uguale all'altro, almeno fino a dopo colazione.
Pastiglia 1: ok non ricordo bene a cosa serva ma è bianca e insapore e già per questo la odio di meno. Il Dottore, al riguardo, disse un'enigmatica frase di questo tipo: "Se la prendi verso le sei e mezza del mattino è meglio." Ah ah ah, divertente, non so bene cosa intendesse ma l'ho trovato molto divertente, come se davvero io mi svegliassi ogni mattina a quell'ora solo per un'insignificante pallida pillolina. Siamo seri.
Pastiglia 2: In realtà sono due dello stesso tipo, rosse e gommose sembrerebbero abbastanza simpatiche se non fosse che so benissimo a cosa servono e so che dagli ultimi esami risulta che non stiano facendo poi così bene il loro dovere allora non posso mandarle giù e basta, tocca fargli la ramanzina ogni mattina, persuaderle a sprigionare più principio attivo che possono e ve lo assicuro, non è mica è facile trovare argomenti convincenti ogni santo giorno, alcune volte quindi gli propino il mio cattivissimo "sguardo a fessura" che è molto, molto eloquente.
Pastiglia 3: Questa è ENORME, ve lo assicuro è ENORME e se non sto attenta a trangugiarla mentre sono in posizione eretta, mi si conficca nell'esofago e mi rompe l'anima per l'intera giornata e poi ha anche un altro aspetto alquanto fastidioso: devo aspettare mezz'ora prima di poter mangiare.
Eh sì perchè durante questa trafila di cui mi sono bevuta almeno mezzo litro di acqua e non mi sono ancora alzata dal letto, il mio stomaco è vuoto e tutto quel liquido di prima mattina mi sta ribaltando le budella.
Ma devo aspettare, docilmente e diligentemente, di poter mangiare qualcosa.
Pastiglia 4: Deve essere assunta a stomaco pieno, non più tardi delle otto del mattino. (ma è domenica, diamine!!!! Anche di domenica? Sì caramia, anche di domenica!)
E' amara e ha sempre un dosaggio differente a seconda della giornata quindi mi tocca essere bella sveglia per dilettarmi in tagli, ritocchi, limature e sbriciolature che mi permettano di assumere la dose corretta. (Sì sì, avete capito bene: mi "taglio" la dose. Dovrei monetizzare questa mia nuova abilità...)
Comunque sia questa pastiglia è' una fonte inesauribile di effetti collaterali che me la fanno odiare e disprezzare ma è l'unica che mi permette, per esempio, di scrivere la pc senza dover chiedere all'Ometto di farlo al posto mio. (non è ruolo dell'Ometto questo qui!)
Quindi la odio, ma anche la amo.
Provo a farne a meno ma poi ritorno, coda fra le gambe, ad assumerla quotidianamente come una brava bambina.
Recentemente mi è stato detto, dall'Esimio Entomologo:
"E' evidente che lei non ne può fare a meno."
Grazie tante, lo sapevo già e se magari non lo dicevi ad alta voce era più carino, ecco.
Pastiglia 5 (che poi è la 6 visto che la 2 è doppia): arriva dopo cena e tampona un po' degli effetti collaterali della 4. Ha un sapore schifoso perchè sa di banana e io ODIO la banana. Va masticata a lungo e poi mandata giù, una specie di punizione divina per chi, come me, non ama la frutta.

Ma il momento clou arriva il venerdì sera quando il mio Ometto, sguardo languido e ammiccante, si avvicina con passo silenzioso e mi ìntima:
"Abbassati i pantaloni..."
E vi giuro che, se non fosse armato di una siringa riempita di schifido liquido giallo, sarebbe molto sexy...

8 commenti:

Caspiterina, immagino l'incazzatura dell'insetto stronzetto, quando sente arrivare la cavalleria PASTIGLION.
Egoisticamente la mia preferita è la n.4.
Anch'io sono specializzata nel taglio delle dosi settimanali.
Io preparo il tutto la domenica sera, portapasticche aperte da una parte e coltello in mano.
Sono per l'ipertensione,metà di un tipo alla mattina appena sveglia, altra metà di un altro tipo a mezzogiorno accompagnata da musichetta del telefonino se no, la dimentico. Poi sempre la mattina a colazione 2 pastiglietta.
A mezzogiorno, dopo la pappa 3 pastiglietta, prima della nanna 4 pastiglietta. Se in caso prendo degli antiinfiamatori devo ricordarmi il coprente per lo stomaco.
Sono tante, sono poche, sono troppe, pazienza, l'importante è stare meglio.
Ti abbraccio
4P

01 dicembre, 2009  

Fortissimo questo sintagma nominale "LA CAVALLERIA PASTIGLION"...
forza, forza zia, sulla la strada che stai percorrendo la cavalleria ti aiuta come può...
lucie

07 dicembre, 2009  

sì è vero: LA CAVALLERIA PASTIGLION è bellissima!!!
e poi c'è sempre bisogno di rinforzi, no?

La Zia combattiva

08 dicembre, 2009  

Passavo da queste parti e ho deciso di inviarti un camioncino di
stelle di natale, bacio
4P

16 dicembre, 2009  

Quanto è bello passare di qui e scoprire che c'è chi ti pensa!!!
Io avrei tanto da scrivere e raccontare ma è tutto permeato da un alone di tristezza e malinconia portato dalle medicine e dalla mia attuale situazione così dico solo: se avete pazienza...passate di qua ogni tanto e appena sto meglio vi racconto come va a finire tra me, l'Ometto e la siringona del venerdì sera...

La Zia sincera.

20 dicembre, 2009  

Cara Zia sincera in questo momento sono molto triste emalinconica.
Sento ogni ora di più il vuoto che da venerdì pomeriggio aleggia sulla nostra famiglia.
Il mio cognatone non ce l'ha fatta.
Ha lottato con tutte le sue forze, ma il cancro l'ha portato via.
Forse è stato meglio così, perchè le metastesi oltre ad essere nelle ghiandole surrenali, erano ormai arrivate al cervello e la sofferenza che ne sarebbe derivata saebbe stata ancora maggiore.
La glicemia è andata alle stelle, subito insulina e morfina, e piano piano è andato in coma.
Il quadro clinico era sfavorevole lo so, ma venerdì mattina è entrato in ospedale con le sue gambe e alle 18 ci ha lasciato.
Il mio cognatone era.... un pompiere e da ieri pomeriggio a domani mattina per la sua veglia funebre i suoi colleghi hanno allestito nella palestra della caserma centrale una camera ardente.
E' stata una giornata commovente, ma piena di calore.
Abbiamo mangiato con i suoi colleghi pompieri nel loro refettorio, abbiamo riso e pianto parlando di lui, era la sua vera seconda famiglia.
Stasera a casa con mia cognata e i suoi figli abbiamo guardato un sacco di foto, mamma mia come è dura e come sarà difficile.
Aveva solo 48 anni e la sua adorata moglie lastessa età.
Domani il funerale.
E poi la nostra vita cambierà, perchè lui non c'è più.
Scusami per come ho scritto, ma avevo bisogno di sfogarmi un abbraccio.
A presto, appena starai meglio io ti aspetto
4P

21 dicembre, 2009  

Carissima 4P
ho tanto pensato a quali parole scrivere per poter farti sentire la mia vicinanza in questo momento ma mi rendo conto che qualunque frase risulterebbe banale e inutile.
Sei nel mio cuore.
Grazie di essere venuta qua a condividere questo difficile momento.
Il tuo Cognatone ha lasciato un segno anche in questa piccola raccolta di pensieri, ora è anche casa sua.

Elisa

23 dicembre, 2009  

Grazie, grazie di cuore per le tue sagge parole.
Ti abbraccio
4P-Patrizia

24 dicembre, 2009  

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